Nel 1976 fonda, insieme al fratello Edoardo Radio Studio 105, oggi conosciuta come Radio 105 Network.

Radio 105 è la prima emittente privata italiana che si ascolta su tutto il territorio nazionale. Questo per merito delle battaglie legali che nel corso degli anni Settanta e Ottanta il suo editore, Alberto Hazan, affronta e vince nell’intento di affermare l’idea di una radio nazionale, libera e privata.

Il successo di Studio 105 inizia nel 1978 quando si inizia a concepire la Radio non solo come diversivo o hobby ma come impresa. Vengono allora selezionati i migliori Disc Jockey disponibili, creata una linea artistica e musicale e nel giro di pochi mesi Studio 105 diventa la radio più ascoltata di Milano.
I Disc Jockey, tutti alle prime armi erano Loredana Rancati (anche direttrice dei programmi), Alex Peroni, Claudio Cecchetto, Gianni Riso, Paolo Francesco, Sergio Sessa, Max Venegoni e P3.

A quei tempi in TV c’era una serie televisiva di grande successo “Happy Days”. Lo stile di Radio 105 si orientò subito su quel modello cercando di riproporlo in chiave radiofonica ai propri ascoltatori con programmi e animatori diversi tra di loro ma con caratteristiche e personalità simpatiche ed allegre come i personaggi della serie televisiva. Era tassativo “non salire in cattedra” o darsi arie ma era obbligatorio comportarsi e mettersi con semplicità sullo stesso piano dell’ascoltatore. Anche le pubblicità riflettevano questo spirito ed entusiasmo. Erano gli anni della spontaneità, della creatività, degli adesivi, delle dediche, delle hit parade, delle telefonate in diretta e delle prime feste di Radio 105 nelle discoteche.

Alcune pagine pubblicitarie di Radio 105, creative, originali e di grande successo.

Studio 105 diventa un modello anche per le radio delle città limitrofe che desiderano avere i suoi programmi o ripeterli per avere successo nelle proprie città. Poiché non era consentito fare collegamenti esterni fuori dalla propria zona, si ricorse all’invenzione dei “contratti di affiliazione” che verranno ripresi successivamente da tutte le altre radio che, per seguire le orme di Radio 105 desideravano allargare i propri confini. Questo tipo di contratto è in uso ancora oggi.

Dal primo logo del 1976 ai loghi delle squadre di calcio firmati 105 network

Questi i passaggi fondamentali: nel 1978 viene acceso su Monte Penice, il primo impianto di un’emittente che esce dall’ambito locale. Da allora Radio 105 brucia le tappe passando dapprima da radio locale a radio regionale, poi pluriregionale fino a costituire un network nazionale.

I Disc Jockey di Radio 105, da sinistra Renzo Pozzato, Alex Peroni, Grant Benson, Gianni Manuel, Max Venegoni,
Bruno Mauri, Gianni Riso, Leonardo (Leopardo) e Federico L’Olandese Volante

Rete 105 la concessionaria

Dopo un primo inizio in concessione alla PubliEpi delle Edizioni Paoline/Famiglia Cristiana, nel 1981 fonda la propria concessionaria di pubblicità con 5 venditori che prende il nome di “Rete 105”. Successivamente apre filiali a Roma, Torino e Bologna. Rete 105 diventerà in seguito, la holding delle società con il nome Finelco e successivamente in Gruppo Finelco.

“I nostri venditori vendevano solo pubblicità locale ma, incuriosite dal fenomeno dilagante della radio e del successo di 105, cominciammo ad essere chiamati dalle agenzie di pubblicità per avere più informazioni su questa attività. Contemporaneamente però iniziarono a darci dei piccoli budget di clienti nazionali per metterci alla prova e verificare l’efficacia delle campagne sul pubblico, che si rivelarono molto soddisfacenti”.

La struttura di vendita a questo punto venne potenziata con nuovi agenti specializzati nella pubblicità nazionale e dislocati nelle piazze più importanti per la sua raccolta quali Roma, Torino e Bologna, dove poi aprimmo i nostri propri uffici. Negli anni 2000 l’organizzazione contava di 60 agenti distribuiti su tutto il territorio nazionale e una filiale a Roma.

Il primo cliente nazionale in assoluto fu Zanussi con un contratto, allora impensabile, di 2 milioni di lire e che ci fu trasmesso dalla McCann Erickson, che nel 1987 diventò poi l’Agenzia creativa di Radio 105 e RMC. Seguirono poi clienti come 7 Up, Brooklyn, Coca Cola, Marlboro Time ecc…

Il logo della concessionaria con alcune storiche pagine ADV

105 in Germania

Nel 1983 ottiene dalle autorità tedesche il rilascio della concessione radiofonica per una radio che copriva in Germania tutta la regione industriale del Bedenvruttemberg e Stoccarda più Zurigo, per i frontalieri, per un totale di 11.000.000 di abitanti. Questa concessione verrà poi dismessa causa difficoltà e ostacoli da parte dei media locali e delle autorità tedesche, forse pentite di aver dato questa concessione a degli stranieri.

RNA – Reti Nazionali Associate

Nel 1983 Alberto Hazan fonda insieme a Paolo Vigevano di Radio Radicale l’associazione “RNA – Reti Nazionali Associate”, la prima associazione di Radio Nazionali Private, oggi la più importante. Dopo l’entrata in vigore della Legge Mammì l’associazione cambia nome in RNA Radio Nazionali Associate, e entrarono a farne parte anche le 11 radio che avevano ottenuto la licenza nazionale.

Grundig – Radio Data System “RDS”

Nel 1985 Radio 105, unica emittente ad essere ascoltata in tutto il Paese, viene scelta dalla tedesca Grundig per la sperimentazione di  “RDS Radio Data System”, un sistema che permetteva di riconoscere, non perdere la stazione ed eliminare le interferenze durante l’ascolto della radio, soprattutto in movimento.

Radio 105, era l’unica radio privata nella giungla delle antenne, e frequenze delle radio private con la quale si potesse sperimentare questo sistema essendo presente su tutto il territorio nazionale.

“Per il controllo e il buon funzionamento dei trasmettitori, avevamo diviso l’Italia in cinque zone, ogni zona facente capo ad un tecnico. L’accordo con la Grundig prevedeva che ogni mese questi 5 tecnici si recassero a Monaco di Baviera per poi tornare in Italia, dopo che sulle loro auto di servizio gli ingegneri della Grundig avevano installato dei computers per il rilevamento delle interferenze. Ogni trenta giorni gli stessi dovevano tornare a Monaco dove i tecnici della Grundig scaricavano i dati raccolti in Italia nelle loro cinque zone di competenza, e installavano nuovi congegni di rilevazione. Questo andirivieni, a spese nostre, durò quasi due anni ma il risultato fu eccezionale e le prime radio che uscirono dalla produzione erano incredibili: rispetto alle autoradio della concorrenza non avevano quasi disturbi e non si perdeva mai il segnale in giro per l’Italia. Come premio per la nostra collaborazione ricevemmo dalla Grundig un cospicuo contratto pubblicitario in esclusiva per il primo anno e 200 radio da omaggiare a tutti i nostri clienti.”

Radio Monte Carlo

Negli anni 60 Radio Monte Carlo, trasmetteva a Monaco e su buona parte dell’Italia, in Onde Medie un programma nazional popolare (simile a quello della sua omologa francese che però era in Onde Lunghe nel sud della Francia). Dopo un periodo di successo incontrastato durato più di dieci anni gli ascolti erano precipitati poiché trasmettendo in onde medie non riusciva più a contenere la concorrenza delle radio private italiane che diffondevano programmi e musica con qualità superiore grazie alle FM anche in stereo. Per questo motivo le autorità monegasche decisero di privatizzarla.

Allora nel 1987 Hazan acquisisce la concessione di Radio Monte Carlo, costituisce RMC Italia che le porta in dote la copertura in FM che mancava con impianti, trasmettitori, antenne e assistenza sul territorio italiano. Da allora RMC diventa quindi la prima radio privata a disporre sul suolo italiano di trasmissioni in onde medie, FM, satellite, oltre a diventare membro dell’Eurovisione, alla pari delle radio Rai.

Il loghi della Radio e la prima pagina ADV di RADIO MONTE CARLO in ITALIA

La legge italiana prevedeva allora che le radio estere e i loro programmi dovessero essere ritrasmessi in Italia solo in maniera integrale. Iniziò così la ricerca di animatori, Dj, redattori, tecnici ecc… che volessero trasferirsi a Monaco o zone limitrofe per confezionare i programmi nella sede di Monaco adatti al pubblico italiano.

“Eravamo quindi soggetti a due controlli. Il primo della autorità italiane affinché i programmi fossero integralmente confezionati e ritrasmessi da Monaco verso l’Italia. E dall’altra da parte dalle autorità monegasche, che non ci conoscevamo bene ancora, preoccupate che i nostri programmi potessero nuocere all’immagine del paese. Al riguardo dal 1988 al 1995 si alternavano davanti ai Disc Jockey durante le dirette degli incaricati che stenografavano tutto quello che dicevano per farne dei rapporti che mandavano alla direzione.”

Il Principe di Monaco, aveva espresso il desiderio che la “nuova” RMC, fosse raffinata ed elegante per riflettere l’immagine del Principato in Italia. I nuovi programmi della radio vennero quindi orientati in base a queste richieste e a sostegno di questo nuovo stile vennero create campagne pubblicitarie molto particolari e di grande successo con il payoff “E’ CHIC E NON IMPEGNA” e “MUSICA DI GRAN CLASSE”

New Age and New Sounds

Nel 1988 su Radio Monte Carlo lancia un programma serale completamente innovativo e fuori da qualsiasi regola di mainstream dal nome “NEW AGE AND NEW SOUNDS“, movimento musicale nato in California, di cui la principale etichetta discografica era la Windamhill di San Francisco.
Questo programma ha permesso al pubblico radiofonico di scoprire grandi artisti, allora semi sconosciuti in Italia quali: Pat Metheny, Tuck and Patti, Andreas Vollweider, Kenny G, Enja, Deep Forest, Yanni e molti altri.
Il primo Dj a presentare il programma New Age è stato Nick the Nightfly, un cantante corista scozzese, scoperto per caso in uno studio di registrazione, che al suo primo esordio in radio ebbe un grandissimo successo e che a distanza di anni è rimasto inalterato. Ai microfoni di RMC oltre a Nick si alternano per diversi anni la Dj americana Johnny Angel e più avanti Kay Rush. Successivamente il programma cambiò nome, in MONTE CARLO NIGHTS dedicandosi alla musica lounge e chill out, nu disco e nu Jazz ed è tutt’ora condotto ancora da Nick the Nightfly.

Libertà di informazione

Nel 1988 subisce l’ingiusta e illegittima chiusura dell’impianto principale di messa in onda dei programmi.  Le trasmissioni, però, vengono coraggiosamente proseguite e mantenute, e Radio Studio 105 affronta una lunga vertenza giudiziaria, caratterizzata dalla tenacia di Alberto Hazan, da sempre e per primo convinto assertore della libertà di informazione costituzionalmente garantita in tutti gli ambiti territoriali.

Decreto di perquisizione e sequestro

La Suprema Corte di Cassazione pone fine alla lunga vertenza, e con sentenza 14 luglio 1988  annulla, senza appello, ogni provvedimento ablativo, sancendo, così, la legittimità delle trasmissioni radiofoniche e televisive in rete interconnessa in tutto il territorio nazionale; con il che si attua e si realizza la liberalizzazione, per tutte le emittenti private, delle trasmissioni in diretta su tutto il territorio nazionale.

Sentenza della Corte suprema di Cassazione

Il risultato così conseguito da Radio Studio 105, grazie all’assistenza legale dell’Avv. Ugo Bagalà e del suo Studio, consente di anticipare di due anni l’assetto normativo del settore, poi attuato dal Legislatore con la Legge “Mammì” del 6 agosto 1990 n. 223.

Radio 105 Classic

Nel 1989 Alberto Hazan insieme a Gianluca Costella, trasformando Radio Cosmo, fondano Radio 105 Classics, prima e unica rete nazionale italiana che dedica la sua programmazione alla musica degli anni ’60, ’70.

Successivamente agli inizi degli anni 2000 la direzione venne affidata ad Edoardo Hazan, che ha incrementato il catalogo con musica RnB degli anni ’80 e ’90.

San Pietroburgo

Nel 1990 Il Gruppo ottiene la concessione da parte delle autorità russe di San Pietroburgo per aprire una radio in FM sulle 11 principali città della ex-Unione Sovietica. Questa concessione verrà poi lasciata cadere per impossibilità di comunicazione con le autorità russe.

Radio 105 Swiss

Nel 1995 fonda insieme al socio svizzero Giuseppe Scaglione di Radio 105 Swiss a Basilea, la prima radio privata nazionale svizzera via cavo. Radio 105 Swiss trasmette tutt’ora su tutta la Svizzera tedesca sul DAB.

NCP Ricerche

Nel 1996 fonda NCP Ricerche, un istituto di indagini interno a Gruppo Finelco, attivo nell’ambito dei sondaggi di mercato con 30 postazioni Cati. Oltre alle tre Radio 105, Radio Monte Carlo e Virgin Radio, faceva ricerche per grandi clienti nazionali come Sky, Mondadori, Politecnico di Milano, RCS, CEPU, Adidas ecc…

Radio 105 apre le sedi a New York e Miami

La sede di 105 New York, 747 – 3rd Avenue

Nel 1998 apre le sedi di Radio 105 di Miami e di New York. In questo modo Radio 105 diventa la prima radio privata italiana ad operare fuori dai confini nazionali. “La prima trasmissione a New York avvenne il 22 maggio 1999 negli studi della sede di Radio 105, che si trovava all’interno degli uffici che avevamo affittato dalla Sony, sopra l’Harley Davidson Café e fu condotta da Marco Mazzoli e Camila Raznovich, ed erano talmente emozionati, che le prime frasi di apertura vennero registrate in anticipo. Il programma di due ore veniva trasmesso tutte le settimane dal lunedì al venerdì alle ore 12 ora locale di New York, corrispondente alle 18 ora in Italia, lo slogan era: “ACCENDI RADIO 105 E SEI IN AMERICA”. Tutti gli ascoltatori che passavano a trovarci nei nostri studi, potevano partecipare alle trasmissioni in diretta e salutare i propri parenti in Italia da New York. Per loro furono creati gadgets e adesivi per l’occasione e persino una mappa di New York a rilievo con indirizzi utili per i turisti italiani e naturalmente anche con l’indirizzo della sede di New York”.
Nei mesi successivi quasi tutti gli altri Disc Jockey si alternarono per i programmi da New York. La sede fu attrazione per tutti gli ascoltatori che venivano in vacanza a New York e per artisti quali Eros Ramazzotti, Pino Daniele, Bon Jovi e molti altri.

La sede di 105 Miami

Incontri ad alto livello

Nel 18 marzo 2000 i Presidente emerito Francesco Cossiga, grande estimatore di radio, visita gli studi monegaschi di Radio Monte Carlo.

105 Stadium

Nel 2002 viene varato un progetto studiato per aumentare e fidelizzare ulteriormente il pubblico di Radio 105. Nascono i “105 Stadium”: in ogni parte d’Italia vengono cercati e selezionati i migliori palazzetti e impianti sportivi per diventare, dopo aver ottenuto le autorizzazioni dagli enti locali, la sede di concerti, manifestazioni musicali e sportive, e veri e propri show in diretta nazionale.

105 Stadium RIMINI

Il primo ad essere inaugurato nel 2002 fu il “105 Stadium” di Rimini, in un territorio tradizionalmente feudo della concorrente più agguerrita, Radio Dee Jay, con il concerto di apertura di Biagio Antonacci : il palazzetto si rivelò subito un importante polo di aggregazione per il territorio perché veniva utilizzato, oltre che per i concerti e musical come il “Gobbo di Notre-Dame” di Riccardo Cocciante, anche per diverse attività sportive come il basket e la pallavolo e per convention aziendali. Il sindaco dell’epoca, Alberto Ravaioli, si appassionò così tanto al progetto che decise di modificare tutta la segnaletica stradale verso l’impianto inserendo lo scudetto simbolo di Radio 105. E l’iniziativa, ancora inedita per quei tempi, si rivelò subito un successo: il pubblico di Radio 105 accorreva ad ogni evento da ogni parte d’Italia per sentirsi protagonista tra tanti amici in un luogo che percepiva parte della propria vita.

105 Stadium GENOVA

La seconda città a inaugurare il proprio “105 Stadium” è Genova: l’impianto fu inaugurato dai Pooh con un grande successo e anche in questo caso la struttura si rivelò importante per ospitare varie manifestazioni ludico sportive. Visto il successo dei primi impianti, alla direzione della radio arrivò la richiesta di altre aperture e si stava lavorando ai progetti di Torino e Milano ma con l’avvento di Mediaset il progetto verrà abbandonato e mai più preso in considerazione.

Nasce Radio Monte Carlo 2

Il sound cambia look

Nel 2005 fonda RMC2, l’emittente che esplora i territori della musica lounge, nu-jazz, chill out, nu soul, house e deep house ed il pop più sofisticato. Nella pubblicità la radio viene presentata agli ascoltatori con queste parole:
C’È UNA PICCOLA RIVOLUZIONE NELL’ETERE…
È una radio che non conosci, che non ti aspetti, che nemmeno immagini. Una radio che va controcorrente, che non ha classifiche, non segue trend, non cavalca mode. È una radio che non sembra nemmeno una radio. È ribelle, autonoma, indipendente. Si concede il lusso di trasmettere musica internazionale lounge, house, deep house, ininterrottamente. A qualsiasi ora l’ascolti è diversa da qualsiasi altra radio. Suona bene, suona diversa….

Onorificenze dal Principato

Nel 17 novembre 2006 è insignito da SAS Il Principe Alberto II di Monaco del  titolo di “Chevalier de l’Ordre de Saint Charles”, per “Récompenser le mérite et reconnaìtre les services rendus à l’Etat ou à la personne du Prince”.

Blue Note

Nel 2003 Radio Monte Carlo inaugura una partnership con il BLUE NOTE, un locale dove si suona Jazz e musica raffinata dal vivo tutte le sere con artisti internazionali in collaborazione con il BLUE NOTE di NEW YORK. All’interno del locale di Milano Radio Monte Carlo allestisce uno studio, permanente tutt’ora presente, per le dirette ed interviste agli ospiti.

La radio al Museo della Scienza e della Tecnica

Nel 2006 il Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano dedica a Radio 105, unica radio insieme alla RAI, uno spazio permanente all’interno della sezione “emittenti radiofoniche” ricreando il suo primo studio di trasmissione del 1976. E’ una scelta che riconosce e premia l’attività pionieristica e d’avanguardia di Radio 105 e del suo artefice, Alberto Hazan, che con la sua attività e le sua proposta culturale di diffusione musicale diretta ai giovani, e non solo, facendo conoscere la musica internazionale ed ampliando gli angusti limiti di un gusto puramente nazionale, ha contribuito a segnare la storia del costume del nostro Paese in questi ultimi trent’anni.

Museo della scienza e della Tecnica, dove è stato ricreato il primo studio di trasmissione del 1976 di Radio 105

Virgin Radio – L’emittente rock in Italia

Nell’Aprile 2007 la Società RCS entra nella compagine sociale con una quota di minoranza e Alberto Hazan, attraverso il suo Gruppo Finelco, rileva la maggioranza delle azioni dell’emittente di RCS Play Radio, con l’intenzione di trasformarla in Virgin Radio.

Le prime pagine pubblicitarie per il lancio della nuova emittente del Gruppo Finelco VIRGIN RADIO

Nel 2007, a Londra, Alberto Hazan firma con Richard Branson, che aveva conosciuto negli anni ’80 per un progetto di una radio pan-europea che doveva sorgere sulle rive della Manica, l’accordo per acquisire per l’Italia il marchio Virgin. Nasce così Virgin Radio, la prima radio nazionale rock che, contro tutte le previsioni, si rivela un successo con circa 2.000.000 di ascoltatori al giorno dopo soli 11 mesi dal lancio.

Diversamente dalle radio rock tradizionali, lo stile di Virgin Radio si orienta verso musica rock elegante e viene inventata la nuova definizione “STYLE ROCK” e che viene accolto con grande successo dal pubblico, e che diventa il pay off delle campagne pubblicitarie e dei jingles della radio. Virgin Radio ha immediatamente un tale successo che molti personaggi e persino Richard Branson e Lapo Elkann accettano di fare i testimonial nelle campagne di pubblicità.

Unitedradio.it

Nel 2008 nasce il portale “Unitedradio.it” che raggruppa le 30 webradio tematiche del Gruppo e che nell’ottobre del 2009 ha totalizzato oltre  2.500.000 ascoltatori mese, con l’obbiettivo di intercettare ascoltatori più giovani che cominciavano a migrare dal FM ad internet.

Radio e Televisione

Nel giugno 2009 il Gruppo Finelco di Alberto Hazan con le sue tre radio (105, Rmc e Virgin ) diventa il primo gruppo radiofonico italiano con oltre 8,5 milioni di ascoltatori nel giorno medio. Fonte Ufficiale Audiradio.

Nell’ottobre del 2009 il Gruppo Finelco fonda Sing Sing Television, una casa di produzione che si rivela subito una straordinaria fucina di idee e di talenti.  Un vero e proprio laboratorio di creatività dal quale in poco tempo nascono le web tv del Gruppo, accessibili dai siti internet delle emittenti radio: Radio 105, RMC Tv e Virgin Radio Tv, a cui seguono, immediatamente dopo, Top 40 Tv e Legend  TV.

Con l’esperienza più che positiva di questo percorso di sperimentazione del linguaggio televisivo, il Gruppo Finelco getta le basi per fare il grande passo e aprire un vero e proprio canale tv : Virgin Radio Television.

Il 26 Novembre 2010 inizia una nuova era per il Gruppo Finelco: grazie ad un nuovo accordo tra Richard Branson e Alberto Hazan arriva Virgin Radio Television sul Digitale Terrestre, la prima televisione del Gruppo, visibile in chiaro in tutta Italia.

Tutti i programmi di Virgin Radio Television sono prodotti internamente, in studi appositamente realizzati, e con uno staff altamente qualificato.

Fondazione Prince Albert II

Nella foto da sinistra: Bernard Fautrier, il Principe Alberto II di Monaco, Alberto Hazan e Maurizio Codurri

Nel 6 Marzo 2012 Alberto Hazan accoglie il Principe Alberto II di Monaco, in visita presso la sede di Largo Donegani del Gruppo Finelco. In quella occasione, il Principe di Monaco assiste alla firma di una partnership con i dirigenti italiani della “Fondazione Prince Albert II” per la salvaguardia dei mari e del pianeta.

Gruppo Finelco e Mediaset

Nel 2016 Alberto Hazan cede il Gruppo Finelco a Mediaset con tutte le sue società e trattiene RMC Italia.

Nel 2018 anche RMC Italia viene ceduta a Mediaset mentre la concessione per l’ uso del marchio “Radio Monte Carlo” per l’ Italia resta a Radio Monte Carlo Network.

RMC SPORT

Nel 2018 scende in campo una nuova radio: “RMC SPORT – SPORT ALLA MASSIMA POTENZA”
In diretta ogni giorno, dalle 6 alle 24, 7 giorni su 7, in FM e DIGITAL, per raccontare in tempo reale l’attualità sportiva e commentare news, match e risultati. Un dialogo aperto tra appassionati, esperti e ascoltatori.
Calcio, tennis, F1, MotoGP, basket e tanto altro sport sempre con voi, grazie alle voci di Xavier Jacobelli, Mario Sconcerti, Fulvio Collovati, e tanti altri importanti opinionisti. E non solo: ogni giorno ospiti eccellenti, interviste e contributi esclusivi dai protagonisti del mondo dello sport!

L’avventura radiofonica continua

Oggi Alberto Hazan continua la sua attività nel campo radiofonico attraverso MC 2, un bouquet di 14 Radio Digitali su internet e con i diritti mondiali di Radio Monte Carlo International per la diffusione del marchio RMC nel mondo.